La filiera del limone dell’Etna protagonista del programma televisivo La Natura dal Campo alla Tavola, andata in onda sul circuito nazionale di 7Gold.
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Nello specifico i riflettori sono stati puntati sul progetto di filiera Top Citrus che punta a rivoluzionare la filiera agrumicola italiana con l'introduzione di nuove varietà di agrumi, in particolare di limoni senza semi e arance pigmentate, per rispondere cosi all'esigenza del mercato di prolungare il calendario di produzione. "Nell'ambito del progetto – esordisce Grazia Licciardello, ricercatrice del CREA di Acireale - sarà messo a disposizione degli agricoltori partner un clone di limone particolarmente apprezzato dal consumatore. Si tratta di un limone ‘femminello siracusano’ che mantiene tutte le caratteristiche di pregio di questa tipologia, però senza semi. L’obiettivo del Crea è di propagare queste piante attraverso la costituzione di campi pilota nei diversi ambienti pedoclimatici. Fondamentale anche l'attività di risanamento delle nuove selezioni, per consentire la loro immissione nel circuito della certificazione Europea”. In collegamento da Biancavilla (Catania), il direttore del Consorzio Euroagrumi O.P. Salvatore Rapisarda ha messo in luce le varie azioni del progetto Top Citrus a partire dalla selezione di nuove varietà di arance pigmentate, con allungamento del calendario di produzione. “Saranno selezionate varietà che rispondono alle attuali esigenze di mercato e che sono a rischio di erosione genetica, ma è il limone ad elevato valore commerciale ad essere al centro del progetto con tre azioni principali: nuove varietà apirene, lotta al malsecco e prolungamento della shelf life tramite un film protettivo biologico”. Salvatore Imbrogiano, del vivaio Imbrogiano, ha messo in evidenza i passaggi per realizzare un innesto a corona per ottenere la varietà desiderata. La ricercatrice Silvia Di Silvestro ha fatto il punto sulla lotta al malsecco. “Si tratta di un fungo vascolare che attacca il limone. Le spore sono spostate dal vento, si depositano sulle piante e penetrano poi tramite le ferite. Per contrastare questa malattia abbiamo verificato che la protezione tramite le reti antigrandine e frangivento diminuisce il rischio di ferite alle piante e quindi alla penetrazione delle spore. La valutazione della risposta delle piante e il monitoraggio del patogeno consentiranno di mettere a punto un protocollo di coltivazione del limone in ambiente protetto”. In collegamento da Bologna Duccio Caccioni, direttore del Centro Agroalimentare di Bologna. “Il carattere dell’apirenia, cioè della frutta senza semi, è molto apprezzato dai mercati. Sono certo che i consumatori accoglieranno con grande favore questa novità”. Caccioni ha evidenziato come da oltre 20 anni il C.A.A.B intraprende azioni di autocertificazione. “Ogni anno facciamo circa centomila analisi sui prodotti, per avere la massima garanzia di salubrità, e ci concentriamo su quei prodotti che sono più a rischio di contaminazioni come i limoni, ma solo quelli esteri, mentre sui limoni italiani non abbiamo mai riscontrato irregolarità”. In un altro servizio Giuseppe Spina in qualità di Innovation Broker ha descritto il suo ruolo nel far cooperare il mondo della ricerca e quello delle imprese nell'ambito del PSR regionale. Non sono mancati contributi dal campo con Renato Maugeri, Presidente del Consorzio di Tutela del limone dell’Etna IGP. “Le condizioni pedoclimatiche di questo territorio si distinguono rispetto ad altre zone di produzione e questo permette di ottenere un prodotto di altissima qualità. I controlli sul nostro prodotto sono rigorosi, mentre dall’estero arrivano limoni che sono stati trattati con prodotti vietati in Europa. Il consumatore dovrebbe tenerlo bene a mente quando compra al supermercato”. Poi una importante considerazione: “Bisogna sapere che il limone matura col peso, non con il colore: prima di dicembre i limoni non sono gialli, ma verdi. Se li trovate in vendita gialli prima di dicembre significa che sono esteri oppure che sono stati trattati con stufatura”. Il contributo della ricerca è fondamentale anche nello sviluppo di tecnologie innovative per prolungare la shelf life del limone. Maria Concetta Strano, responsabile scientifico del progetto Top Citrus, ha illustrato la sperimentazione in atto allo scopo di sostituire i fungicidi chimici di sintesi con sostanze biologiche ad attività antifunginea. "I rivestimenti edibili, da applicare sul frutto raccolto, saranno costituiti da formulati contenenti prodotti naturali quali polisaccaridi, estratti e/o biostimolanti provenienti da scarti di lavorazione. I frutti, rivestiti con formulati edibili, saranno quindi sottoposti a frigoconservazione in atmosfera modificata, allo scopo di contenere lo sviluppo dei marciumi”. Come sempre la trasmissione si è conclusa a tavola con due ricette: un tagliolino a base di limone IGP dell'Etna, firmato Giuseppe Raciti, Stella Michelin 2024 con il Ristorante Zash, e un “cannolo scomposto” proposto da Alessandro Diolosà - Antichi Sapori di Sicilia.
Valutazione dell’effetto di dispositivi di protezione, dotati di sensori specifici, sul controllo del malsecco in limoneti.
Le interviste alla dott.ssa Silvia Di Silvestro, ricercatrice CREA Acireale, al dott. Renato Maugeri, presidente Consorzio di Tutela del "Limone IGP dell'Etna" e titolare Azienda Maugeri Paola e al dott. Salvatore Rapisarda, direttore Euroagrumi Op, azienda capofila del progetto Top Citrus.
Con Top Citrus effettuati degli studi relativi al contenimento della diffusione di Plenodomus tracheiphilus, agente responsabile del malsecco dei limoni, mediante impiego di reti antigrandine. Inoltre, previsti: l’impiego di sensori per il rilevamento dei parametri ecofisiologici all’interno e all’esterno dei dispositivi di protezione, la valutazione della risposta delle piante ed il monitoraggio del patogeno consentiranno di mettere a punto un protocollo di coltivazione del limone in ambiente protetto. Azienda capofila del progetto il Consorzio Euroagrumi.
Del nostro progetto di irrigazione deficitaria in agrumicoltura #IRRIAP si è parlato oggi al G7 Agricoltura e Pesca in svolgimento a Siracusa grazie all’evento di Confagricoltura che ha fatto il punto sulle azioni da mettere in campo contro la #siccità.
Sono intervenuti alla conferenza in qualità di relatori il Ministro Nello Musumeci, l’assessore regionale all’agricoltura e presidente del CSEI Catania - Centro Studi di Economia applicata all'Ingegneria prof. Salvo Barbagallo e il Commissario straordinario acque dott. Dario Cartabellotta.
Ha aperto i lavori il sindaco di Siracusa Francesco Italia. Su Irriap è intervenuto il direttore di Euroagrumi (azienda capofila del progetto Irriap nell'ambito della misura 16.1 del PSR Sicilia 2014-2020) dott. Salvatore Rapisarda. Ringraziamo Confagricoltura per il prestigioso spazio concesso e in modo particolare Rosario Marchese Ragona, Presidente di Confagricoltura Sicilia e Annamaria Barrile Direttrice generale di Confagricoltura.