Arance IRRIAP, aumento pigmentazione della polpa e contenuto in zuccheri

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Le prove di irrigazione deficitaria, oltre a determinare un risparmio irriguo superiore al 40%, non hanno diminuito né la produzione media per pianta né il peso medio dei frutti. Dal punto di vista qualitativo i frutti delle piante sottoposte a irrigazione deficitaria hanno manifestato un aumento della pigmentazione della polpa, nonché un maggior contenuto in zuccheri.    

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Sono arance che non sfigureranno nei mercati quelle del progetto #Irriap, che, con tecniche di agricoltura di precisione, sono state coltivate utilizzando una minor quantità di #acqua, fino al 50 per cento in meno. Frutti uguali per pezzatura, peso medio e contenuto di preziose sostanze nutritive, ma con un valore aggiunto immateriale: aver contributo al risparmio idrico. Alla presenza del prof. Alberto Continella e del suo staff - è avvenuta la raccolta delle arance  Tarocco Meli (Citrus sinensis), una varietà tardiva, presso l’azienda Crispi che - insieme alle Aziende Bonomo e Cantarella - ha permesso la sperimentazione del progetto Irriap realizzato da CSEI Catania - Centro Studi di Economia applicata all'Ingegneria Università di Catania e il nostro Consorzio in qualità di capofila.    Per le foto dal laboratorio Uni Ct e i dati si ringrazia la dott.ssa Giulia Modica.

 

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Risparmio idrico, su 7Gold Focus sull'irrigazione deficitaria in agrumicoltura

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Produrre di più irrigando di meno: può sembrare un controsenso, ma è ciò che avviene grazie al progetto IRRIAP di cui è parte integrante il Consorzio Euroagrumi Op di Biancavilla (Catania). Se ne è ampiamente parlato durante l’ultima puntata della trasmissione “La Natura dal campo alla Tavola”, andata in onda domenica 7 aprile nel circuito nazionale di 7Gold.

In collegamento Salvatore Rapisarda, direttore del Consorzio, ha commentato i servizi e ha fatto il punto sulla situazione. “Il progetto IRRIAP - ha introdotto Rapisarda - ha una ampia valenza con il principale obiettivo del trasferimento alle aziende agrumicole di protocolli innovativi di agricoltura di precisione, con specifico riferimento alla gestione efficiente dell’irrigazione. Il progetto punta alla riduzione dei consumi idrici, la diffusione di combinazioni portinnesto/cultivar adatte all’applicazione di strategie di irrigazione deficitaria, la riduzione degli sprechi energetici, il recupero di sottoprodotti valorizzabili della filiera produttiva, il riuso agricolo delle acque reflue".

La puntata condotta dal giornalista Cristiano Riciputi, dal titolo “Strategie e tecnologie per il risparmio idrico in agrumicoltura”, ha visto contributi da parte di esperti di livello internazionale. Il professor Vincenzo Piccione ha spiegato la differenza fra desertificazione e desertizzazione. “La desertificazione è la perdita di fertilità del suolo accompagnata da carenza di acqua. Invece la desertizzazione è tipica di aree dove il deserto avanza in quanto già presente. Negli ultimi 20 anni la variabile climatica sta causando una crisi climatica con eventi estremi. Occorre reagire”.

 

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“Noi agricoltori da un lato siamo vittime dei cambiamenti climatici, ma dall’altro, grazie alle nostre colture e ai nostri alberi, possiamo mitigare questi cambiamenti - ha messo in evidenza Rapisarda - Un paesaggio che cambia ha visto l’agrumicoltura lasciare spazio, in taluni casi, ad altre piante più adattabili alla siccità come il fico d’india. Nell’ultimo periodo abbiamo registrato le precipitazioni più scarse degli ultimi 100 anni per cui il nostro progetto per il risparmio idrico diventa una necessità contingente, non in prospettiva. La Sicilia è la regione che più ne sta risentendo a livello nazionale. Viviamo una situazione di grande criticità, per cui si deve correre ai ripari. Il grande successo di tale progetto è riuscire a risparmiare acqua senza perdere qualità, quantità e pezzatura dei frutti”.

Il professor Salvatore Barbagallo, direttore CSEI di Catania, ha posto l’accento sulle tecniche di risparmio idrico, mantenendo inalterate le quantità e qualità degli agrumi. “Si tratta dell’irrigazione deficitaria che permette un risparmio di acqua dal 30% al 50% rispetto a tecniche già virtuose. Il nostro gruppo di ricerca dell’università di Catania sta lavorando ormai da un decennio con Euroagrumi e i partner associati. Grazie alla collaborazione con Irritec, abbiamo fatto prove con tecnologie e strumenti di ultima generazione che permettono di dosare e misurare le quantità più piccole di acqua, in maniera costante e continuativa”.

L’altro team universitario coinvolto è quello di Coltivazione arboree coordinato dalla docente Alessandra Gentile, sempre dell’Università di Catania: grazie all’irrigazione deficitaria si riducono drasticamente le perdite per evaporazione e percolazione e la risorsa idrica viene utilizzata totalmente dalle radici della pianta.

Il professor Alberto Continella ha descritto le prove durate due anni su diverse varietà di arancia Tarocco. “La risposta delle piante rispetto all’irrigazione deficitaria è stata positiva: abbiamo registrato un aumento delle antocianine nei frutti, così da avere un miglioramento della pigmentazione rossa della polpa. I polifenoli, invece, sono rimasti costanti mentre il calibro non ne ha risentito”.

L’agricoltore Dino Crispi ha poi riportato i risultati della sperimentazione nella sua azienda. “Dal mese di luglio abbiamo fatto una irrigazione deficitaria, dando il 50% in meno dell’acqua. Non abbiamo avuto né cali di produzione, né di pezzatura. E abbiamo ridotto i costi. Per cui sono molto soddisfatto e serve nuova sperimentazione per adattare la coltivazione al clima”.

Le telecamere di 7Gold sono poi state ospitate nel vivaio Piante Faro a Giarre. Venerando Faro ha iniziato l’attività vivaistica nel 1970. “Negli ultimi due anni è piovuto pochissimo e siamo molto preoccupati”. Gli ha fatto eco Michele Faro: “Come azienda stiamo portando avanti l’uso di nuovi portinnesti, selezionandone più adatti ai cambiamenti climatici. Siamo nella fase di sperimentazione in campo e speriamo di ottenere i risultati sperati. Anche le Istituzioni devono fare la propria parte operando al meglio per preservare acqua e distribuirla agli agricoltori”.

Al termine, nel percorso dal campo alla tavola, lo chef Fabio Scilletta ha proposto una carbonara di arance.

“Il messaggio che voglio lanciare – ha concluso Rapisarda – da un lato è rivolto al mondo agricolo, per la sua grande caparbietà e dedicazione al lavoro, dall’altro alle istituzioni. La ricerca deve essere messa al primo posto e i fondi per lo sviluppo imprenditoriale devono essere indirizzati in modo da premiare le aziende che utilizzano tecniche di risparmio idrico”.

La trasmissione può essere vista al seguente link: https://youtu.be/Jp_eK_JUwfM?si=QjHzNmqtgfXk6FSb

“La Natura dal Campo alla Tavola” è programma TV e social che racconta le eccellenze dell'ortofrutta italiana in modo diretto e coinvolgente, valorizzando le realtà produttive attraverso le testimonianze dei protagonisti della filiera - dal campo alla tavola!

Condotta dal giornalista Cristiano Riciputi insieme a Camilla Rupalti la serie è in onda su 7GOLD  la domenica alle 13.30.  In ogni puntata intervengono diversi attori della filiera, dalla produzione al retail, dalla ricerca alla comunicazione, collegamenti e servizi dalle aziende e dai campi coltivati.

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IRRIAP, speciale in Tv sul circuito nazionale 7GOLD

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Appuntamento in #tv sul circuito nazionale #7Gold domenica 7 aprile alle 13.30 con la nuova puntata di La Natura dal Campo alla Tavola.
La trasmissione sarà dedicata al nostro progetto #IRRIAP, con il quale - grazie alla ricerca condotta da CSEI Catania - Centro Studi di Economia applicata all'Ingegneria e Università di Catania - abbiamo dimostrato che il risparmio idrico in agrumicoltura non inficia la qualità delle #arance.
 
Siccità e alluvione, due facce della stessa medaglia: quella del cambiamento climatico. Governare e convivere con questi fenomeni climatici è divenuto, pertanto una questione di sopravvivenza per le aziende agricole. Nella piana di Catania dove l'emergenza siccità non si placa da oltre 4 anni Il Consorzio Euroagrumi OP insieme al Centro Studi di Economia applicata all'Ingegneria e il Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania sta lavorando per risolvere alcune problematiche di interesse per il comparto agrumicolo come la riduzione dei consumi idrici colturali attraverso innovativi protocolli di agricoltura di precisione.
 
I risultati presentati sono a dir poco sorprendenti: le arance nate dalla sperimentazione non solo non sfigureranno sul mercato internazionale ma hanno presentato qualità organolettiche e nutrizionali in più.
 
Ospite di Cristiano Riciputi sarà il direttore del Consorzio Euroagrumi Salvatore Rapisarda. Interverranno Prof. Salvatore Barbagallo CSEI Catania - Centro Studi di Economia applicata all'Ingegneria, Prof. Alberto Continella Di3A Università di Catania, Prof. Vincenzo Piccione Cts Istituto di ricerca, sviluppo e sperimentazione sull’ambiente, geo botanico ed esperto di desertificazione, Michele Faro - Piante Faro.
 
 
Grazie alla redazione di ‘La Natura dal campo alla tavola’ per l’attenzione dedicata ad un progetto sviluppato per contrastare gli effetti del cambiamento climatico.
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