IRRIAP, avvio del monitoraggio fisiologico a fronte dello stress idrico

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Sopralluogo del prof. Alberto Continella e della prof.ssa Simona Consoli, docenti dell' Università di Catania e del dott. Salvatore Rapisarda, direttore del Consorzio Euroagrumi Op di Biancavilla, nell'azienda agricola Crispi.

 
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Avviato il "tempo zero" che consentirà il monitoraggio del comportamento fisiologico delle piante a fronte della riduzione del 50% della somministrazione di #acqua a scopi irrigui attraverso un processo di "irrigazione deficitaria parziale".
Una strategia che in pratica sarà condotta con la chiusura alternata di una delle due ali gocciolanti predisposte da IRRITEC nell'ambito del progetto.
IRRIAP è un progetto finanziato nell'ambito del PSR Sicilia 2014-2022, Regione Siciliana - Assessorato regionale dell'agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea, Unione Europea - fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale. I partner di progetto sono il Consorzio Euroagrumi OP di Biancavilla in qualità di capofila, CSEI Catania, Università di Catania - Agricoltura, Alimentazione e Ambiente, IRRITEC, Valle dei Margi, le Aziende Agricole "Bonomo Venerando", "Cantarella Giovanni", "Crispi Alessandro". Patrocinio dell'Ordine dei dottori Agronomi e dottori Forestali della provincia di Catania.
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ANSA, articolo di Terra & Gusto parla dei progetti Euroagrumi

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Ringraziamo la redazione di ANSA "Terra & Gusto TG" per la pubblicazione dell'intervista realizzata al direttore del Consorzio Euroagrumi Op, dott. Salvatore Rapisarda, in occasione della Cerimonia di Consegna del Premio Maratea Green Award 2022.

 

L'articolo completo al seguente link:

https://www.ansa.it/canale_terraegusto/notizie/mondo_agricolo/2022/07/13/siccita-per-arance-rosse-un-vantaggio-aumenta-vitamina-c_9e596788-4891-451f-862e-3ea8b2341c47.html

 

Qui gli screen dalla Home page di Ansa

 

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Premi, Maratea Green Award 2022 al dott. Salvatore Rapisarda di Euroagrumi Op

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Il dott. Salvatore Rapisarda, direttore del Consorzio Euroagrumi Op di Biancavilla è stato insignito del prestigioso Premio “Maratea Green Award”, consegnato a Maratea nell'incantevole scenario offerto dall'Hotel Spa Villa del Mare ad Acquafredda. Un riconoscimento che punta a valorizzare azioni, progetti e best practice in favore di una visione green e sostenibile. In particolare, il vertice di Euroagrumi ha ricevuto l'award – consegnato da Giuseppe Zaccaria – per l'impegno profuso nella promozione di due progetti che hanno avuto e continueranno ad avere importanti e positive ricadute nel comparto agricolo siciliano: da una parte il risparmio idrico e l'irrigazione deficitaria in Agrumicoltura portati avanti grazie al progetto IRRIAP, dall'altra il sostegno dell'economia circolare ed eco-sostenibile nella produzione del Ficodindia. Un premio il Maratea Green Award che, in questo caso, rimarca la sensibilità ambientale sulla quale il consorzio Euroagrumi ha da sempre fondato la propria mission aziendale. Ne è un esempio l'installazione in tutte le sedi delle aziende associate al Consorzio, già a partire dal 2009, di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, una fonte rinnovabile che contribuisce a soddisfare il consumo interno e limitare quindi le emissioni. 

Guarda il video di TVA:

 

“Ringrazio i promotori e gli organizzatori del Maratea Green Experience 2022 – ha dichiarato il dott. Rapisarda – per aver scelto la nostra realtà imprenditoriale fatta di persone e azioni che hanno, da sempre, a cuore il rispetto delle tematiche ambientali. Sono temi – ha proseguito - che oggi hanno assunto una caratteristica indifferibile e irrinunciabile, ma siamo anche consapevoli del fatto che in Euroagrumi l'approccio green e la ecosostenibilità sono sempre stati di casa grazie al coinvolgimento di tante componenti che ci hanno supportato: dai collaboratori, ai dipendenti, dai partner di progetto, alle istituzioni”.

 

Per saperne di più:

Questa la motivazione alla base del Premio: “Il Consorzio Euroagrumi OP si distingue nel settore per la qualità superiore dei suoi prodotti, per il rispetto nei confronti dell'ecosistema e per aver adottato procedure sostenibili per ridurre l'impatto ambientale nella filiera agricola e agroalimentare”.

La prima edizione del “Maratea Green Experience 2022” si è sviluppata con due giorni ricchi di eventi dedicati alla promozione di progetti green e sostenibili. La manifestazione, che, visto il successo di questa prima edizione avrà certamente un prosieguo nel futuro, è ideata da Mariangela De Biase insieme a Zaccaria Communication, in collaborazione con Nunziare magazine e Fluendo. Per due giorni, nella suggestiva ed elegante location dell'Hotel Spa Villa del Mare ad Acquafredda di Maratea, docenti universitari, ricercatori, opinion leader e imprenditori sono stati coinvolti in una iniziativa significativa e dal piglio lungimirante: la redazione del “Manifesto della Sostenibilità”, ossia idee, progetti e strategie volti a diffondere la necessità - ormai imprescindibile - di conferire un approccio green a tutte le azioni, da quelle ordinarie a quelle più complesse che prevedono un coinvolgimento multidisciplinare e interprofessionale.

 

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La cerimonia di consegna del Premio è stata brillantemente condotta dai giornalisti Rai Vittoriana Abate e Savino Zaba. Oltre al dott. Salvatore Rapisarda, hanno ricevuto il prestigioso Maratea Green Award 2022, il Professor Francesco Bertolini (Università Bocconi), Francesco Acampora (Blu Capri), Maria Rosaria Fidanza (Ministero delle Politiche Agricole), Vincenzo Pepe (presidente Fare Ambiente), Marina Marchione (attrice e autrice libro green “Caterina fogliolina”), Cultura in Pratica, associazione giovanile (Ludovica Ruggiero, Lucilla Fabrizi e Valerio Graziani), Yari Cecere (ceo Cecere Managment), Muccino Amatulli (stylist e fondatore del brand Cosmico by Cosmo), Angelica De Vito (Advisor diplomatico delle Nazioni Unite/Direttore Affari Esteri del Forum dell’Export) , Alfredo Cestari (Camera Commercio ItalAfrica e pres. Gruppo Cestari), Maurizio Nieri (atelier Nieri) e Cataldo Calabretta (commissario Sorical società servizio idrico Calabria. La cerimonia di consegna, è stata preceduta, nel pomeriggio, dallo svolgimento del Maratea Impact Talk nel corso del quale le personalità invitate, comprese il dott. Salvatore Rapisarda, hanno avuto modo di illustrare, ad un pubblico attento e qualificato, i dettagli dei rispettivi progetti che concorrono, in varia misura, a consentire in tutti i campi una visione green e sostenibile.

 

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Il fico d’India contro i cambiamenti climatici, speciale TV su 7Gold | VIDEO

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“Il fico d’India è pronto per il futuro. È una pianta che impatta zero sull’ambiente e sopporta meglio di tante altre la siccità: per produrre un kg di frutto necessita di circa 20 litri di acqua all’anno, quindi una quantità minima rispetto ad esempio ai 60 litri necessari per produrre un kg di arance o gli 80 litri d’acqua che occorrono per produrre 1 kg di mele. Considerata infine la sua commestibilità e il suo valore nutritivo, il fico d’India è destinato a diventare una delle piante più importanti del prossimo futuro”.

Parole di Salvatore Rapisarda, presidente del Consorzio di Produttori Ortofrutticoli Euroagrumi, nella trasmissione ‘I frutti del Vulcano’ (Fico d’India e ciliegia dop) andata in onda su 7Gold nell’ambito della trasmissione “La Natura dal campo alla tavola – Storia delle eccellenze italiane” condotta da Cristiano Riciputi.

Guarda qui la puntata:

 

 

 

La Sicilia, a livello europeo, ha l’esclusiva sulla filiera produttiva del fico d’India e detiene il monopolio del mercato italiano e oltre il 90% del mercato comunitario; questo grazie alla superficie complessiva di circa 7mila ettari. Le aree di produzione che presentano un miglior grado di specializzazione degli impianti sono San Cono (Catania) e l’Etna, per un totale di oltre 6000 ettari. Poi vi sono altre due aree minori: Rocca Palumba (Palermo) Santa Margherita di Belice per altri 1000 ettari totali. “I cambiamenti climatici – ha precisato Rapisarda – hanno indotto molti agricoltori a optare per questa coltivazione che non ha esigenze idriche particolari. Il fico d’India è sempre più apprezzato non solo in tutta Italia, ma anche in Europa e siamo arrivati ad esportarlo anche negli Stati Uniti”.

Inoltre è utilissima anche contro gli incendi, per evitarne la propagazione. In passato gli agricoltori piantavano sui confini due file di fico d’India, distanziate di qualche metro l’una dall’altra, per creare una barriera tagliafuoco. Questo perché le pale di tale pianta sono una riserva d’acqua e il fuoco trova un forte ostacolo nella sua avanzata.

Questa pianta proviene dalle Americhe, ‘scoperta’ da Cristoforo Colombo. Sarebbe più corretto quindi chiamarla fico d’America, o fico del Messico, ma Colombo pensava di aver raggiunto le Indie e per questo il nome è rimasto inalterato fin da allora.

 

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“Del fico d’india non si butta via niente – ha proseguito Rapisarda – in quanto si può usare tutto: dai fiori si fanno tisane e infusi; con i cladodi si può produrre energia o anche ricavarne una farina da miscelare con quella del grano; il frutto tal quale si consuma fresco o trasformato; i semi sono straordinari anche nella cosmesi, con un olio che ha caratteristiche cicatrizzanti e benefiche per la pelle.

La composizione dei terreni insieme agli aspetti climatici, condizionati dall’incontro delle influenze mediterranee e montane, conferisce alle produzioni frutticole della zona grandi qualità organolettiche. Proprio in questi giorni infatti i coltivatori sono alle prese con la scozzolatura, che consiste nel far cadere i primi fiori per lasciare che crescano sulla pianta solo i frutti migliori. “Questi verranno raccolti a fine luglio e addirittura fino a fine ottobre, quando matureranno i ‘bastardoni’ che saranno molto più dolci e saporiti – spiega Antonio Accordino, coltivatore di fico d’India da ben 25 anni”.

Ciliegia dell’Etna Dop

Un’altra eccellenza in campo agro alimentare che nasce dall’unicità di questo terreno vulcanico è la ciliegia dell’Etna Dop chiamata anche ‘Ciliegia di Don Antoni’ o ‘Mastrantonio’. “E’ una coltivazione di alto livello – ha affermato Rapisarda – con quantitativi piuttosto limitati. Le vendite avvengono per lo più localmente o al massimo in Sicilia, mentre è piuttosto difficile avere quantitativi sufficienti per i mercati del nord d’Italia”.

Carmelo Spina, presidente del Consorzio della Ciliegia dell’Etna Dop, ha esordito: “La nostra è una ciliegia con una Dop unica ed esclusiva in Italia. È caratterizzata dal crescere sul terreno vulcanico, l’escursione termica le dà una colorazione, sapore e croccantezza particolari. La coltivazione, da 300 metri fino a mille metri di altitudine, è promiscua in tutte le pendici dell’Etna. La maturazione avviene fra giugno e agosto”.

La puntata ha avuto numerosi contributi esterni. Sono intervenuti Fabio Mancuso, sindaco di Adrano (Catania); Saro Romeo, produttore di ciliegie; Alberto Continello, professore universitario, Nico Accordino, produttore di fico d’India; Carlotta Rapisarda, nutrizionista; Loredana Lorena, dirigente scolastico; don Giuseppe Calambrogio che ha inviato a tutti un messaggio di pace perché “l’agricoltura è sinonimo di pace”.

Uno spazio è stato dedicato a AID Oranfresh, con l’intervento del titolare Salvatore Torrisi, che ha spiegato come si costruiscono, realizzano e installano le ventole antibrina contro il gelo primaverile. Si tratta di sistemi innovativi che aiutano a rimescolare l’aria calda presente nello strato di inversione, verso l’aria fredda stazionaria depositatasi sulla vegetazione scongiurando cosi danni alle colture. L’azienda in questo settore sta effettuando una grossa ricerca nel settore aerospaziale per la progettazione delle eliche che sono fondamentali per l’ottimizzazione dei modelli ed è sempre alla ricerca di novità da introdurre sul mercato dando così la possibilità alle aziende di ottenere gli incentivi previsti dalla normativa Industria 4.0

Non poteva mancare, nel percorso dal campo alla tavola, lo spazio dedicato agli chef. Presenti Nicola Dell’Aquila di Adrano che ha realizzato le brioche con succo di pala di fico d’India riempite con granita al fico d’India, e lo chef Giuseppe Nicotra con una ricetta gourmet per preparare un’insalata e le cotolette a base di cladodi (le pale) di fico d’India.

Per saperne di più:

Il format tv e social “La natura dal campo alla tavola – Storia delle eccellenze italiane” si distingue nel panorama del settore ortofrutticolo. Si è trattato di dieci appuntamenti con 10 referenze italiane, dal 12 febbraio al 25 giugno 2022 trasmesse sul circuito 7 Gold in Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna e Sicilia e in streaming sui canali Facebook, YouTube e Instagram dagli studi televisivi di Rimini, dove sono intervenuti diversi attori della filiera, dalla produzione al retail, dalla ricerca alla comunicazione.

 

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