Base sociale

La base sociale del Consorzio Euroagrumi è stata caratterizzata da alcuni mutamenti nel corso degli ultimi anni, nei quali alcune cooperative sono entrate a far parte della struttura consortile, mentre altre sono invece uscite dalla stessa. I mutamenti avvenuti non sono stati comunque rilevanti, in quanto 18 delle 24 strutture associative che attualmente aderiscono al Consorzio ne facevano parte già nella campagna 1991/92, pur essendosi frattanto registrato un aumento del numero dei soci che nell'ultimo quadriennio, è passato da poco più di mille unità a 1.082.

Con riferimento alla dimensione media delle singole cooperative, espressa in termini di numero di soci, non si sono riscontrate forti variazioni nel quadriennio considerato, nel quale tale numero in alcuni casi è aumentato ed in altri diminuito. Non si sono quindi riscontrati processi di concentrazione, nella fase di lavorazione delle produzioni, in stretta relazione alle caratteristiche degli impianti utilizzati, che presentano precisi limiti operativi in termini di quantità di agrumi lavorati; evidente è invece il processo di concentrazione nella fase di commercializzazione delle produzioni direttamente esplicata dal Consorzio. I l.082 soci delle 24 cooperative aderenti al Consorzio effettuano la coltivazione di diverse specie frutticole, con una marcata polarizzazione verso gli agrumi in termini generali e l'arancio in particolare, ed una certa presenza di ficodindieti. Marginale rispetto al dato complessivo risulta invece la presenza dei seminativi che risultano in massima parte destinati alla coltivazione del grano duro, pur ravvisandosi la presenza di piante sparse di olivo che danno luogo a produzioni di estremo interesse nel sud-ovest etneo.

Con riferimento alle singole cooperative aderenti al Consorzio, qui di seguito si riportano i dati salienti, con particolare riguardo alla sede, al numero di soci ed alla superficie coltivata da questi ultimi ad agrumi, che costituiscono unici prodotti oggetto del presente programma di commercializzazione.

Nel complesso i 1082 produttori soci delle 24 Cooperative aderenti all'Associazione dei Produttori - CONSORZIO EUROAGRUMI coltivano una superficie totale agrumetata, nell'annata 2006/2007, dell'ordine di 2887.22.08 ha così ripartiti per specie e varietà:

SPECIE E VARIETA'
SUPERFICIE 2006/2007 INHA
Arancio
Tarocco
2.100
Sanguinello
380
Moro
75
Navelina
130
Valencia
97
Mandarino e Clementine
Mandarine avana
116
Clementine (Monreal e Comune)
112
Limoni
6
Altri Agrumi
37
Totale Agrumi
3.053

Pertanto, con riferimento all’intera superficie agrumetata del Consorzio, risulta prevalente il peso delle varietà di arancio a polpa pigmentata (90 % circa) e, nell'ambito di queste, della varietà Tarocco, che da sola intercetta il 69 % delle superfici agrumicole del Consorzio ed il 75 % circa di quelle arancicole.

L'esame dei dati relativi alle singole imprese cooperative mette in evidenza la polarizzazione da parte dei soci delle stesse verso l’indirizzo arancicolo ed in particolar modo su quello imperniato sulle cultivar pigmentate, alle quali risultano destinate aliquote consistenti delle superfici complessive.

I mutamenti intervenuti negli ultimi anni, in termini di numero di soci, risultano palesi anche in termini di superfici agrumetate che sono passate dai 2.286 ettari del 2006/2007 ai 3000 circa del 1996-97 con un aumento, in appena 6 anni, del 30% e con una lieve riduzione del peso dell’indirizzo arancicolo con cultivar pigmentate che passa, in termini di superfici, dall'87,8 % al 79,4 %

L'aumento non si verifica infatti in egual misura per le diverse specie e cultivar di agrumi, riscontrandosi incrementi superiori nelle superfici agrumetate facenti capo al Consorzio per quelle di arancio a polpa bionda e per le altre specie (limone, clementine, ecc.) che comportano, pur in presenza di un aumento in valore assoluto delle superfici destinate alle varieta pigmentate, che passano dai 2.000 ai 2.500 ettari circa nel corso del periodo, una lieve riduzione del peso relativo.

Sicuramente non risulta semplice la stima delle produzioni agrumarie realizzate dai soci delle 24 cooperative potendosi verificare, soprattutto in talune annate, la vendita diretta di una quota parte delle stesse ad operatori commerciali in grado di pagare la merce acquistata in contanti al momento della consegna della stessa. Tale fenomeno, pur essendo nel complesso piuttosto contenuto rispetto a quello osservato in altre realtà produttive e commerciali, risulta riscontrabile anche nel Consorzio Euroagrumi, per il quale però le aliquote di produzione conseguite dai soci che non transitano attraverso le strutture associative, pur essendo valutabili in termini assai approssimativi, dovrebbero attestarsi su livelli mediamente non superiori al 20/25 %. Una conferma indiretta sulla misura dell’aliquota di produzione che non transita attraverso la struttura consortile può desumersi dal livello delle rese calcolate, rapportando i quantitativi di agrumi conferiti alle superfici desunte dal catastino soci delle singole cooperative, rese che si attestano su livelli accettabili nelle prime due annate considerate (rispettivamente 172 e 184 q/ha), mentre risultano sensibilmente inferiori in corrispondenza delle due campagne 2004/05 (per 94 q/ha) e 2005/06 (per 82 q/ha), nelle quali gli sfavorevoli andamenti stagionali e, conseguentemente, l’elevata quota di produzione colpita da cascola e comunque non raccolta, hanno determinato accentuati cali produttivi in tutta la zona del sud-ovest etneo, mentre risale sui valori di 130 q.li/ha nella campagna 95/96.

Il basso livello delle rese conseguite dagli agrumicoltori soci delle 24 cooperative aderenti al Consorzio risulta confermato anche dalle denunce avanzate dagli stessi per i danni subiti a seguito di eccezionali eventi atmosferici verificatisi e dalle perizie stilate da tecnici iscritti all'albo professionale per le aziende aderenti al Consorzio. Ad abbassare il livello delle rese medie nel quadriennio considerato ha inoltre contribuito l'avvio, da parte del Consorzio, di un progetto di riconversione agrumicola - a mezzo di reimpianti - effettuata ai sensi del Reg. CEE 2052/88, che ha interessato circa 150 ettari, mentre una estensione pressochè pari risulta costituita da nuovi impianti che, in molti casi, non hanno ancora superato la stazione improduttiva.

Un ulteriore elemento che ha contribuito a contenere i livelli produttivi è dato dalla introduzione, a partire dall'annata 1993/94, dei metodi di produzione biologica (Reg. CEE 2.092/91) ed integrata (Reg. CEE 2.078/92 - misura Al) da parte di un discreto numero di soci delle cooperative aderenti al Consorzio, con superfici interessate dell’ordine di 150 ha nel primo caso ed un centinaio nel secondo. Prescindendo pertanto dagli effetti degli sfavorevoli accadimenti stagionali del 2004-05 e del 2006-07, oltre il 20 % delle superfici arancicole sono state interessate da fatti e circostanze che hanno concorso a ridimensionare le rese unitarie; nè si può escludere che, anche in rapporto a tali eventi, l’aliquota di produzione agrumaria non conferita alle strutture associative di base sia risultata maggiore.